Hai recentemente installato un impianto di videosorveglianza o di sicurezza nella tua abitazione ? Pensi che sarà un acquisto che sosterrai entro l’anno ? Leggi questo articolo per capire come detrarre il 50% della spesa grazie al bonus videosorveglianza 2022.
Cos’è il bonus videosorveglianza e come funziona?
Sono sempre più i cittadini che negli anni passati hanno fatto richiesta di detrazioni per installare un sistema di allarme ed il loro numero sembra ancora in aumento.
La necessità di proteggere i propri cari e la propria abitazione sta diventando una delle priorità delle famiglie, non solo in Italia, e grazie alle agevolazioni presenti è diventata una spesa accessibile a chiunque.
I sistemi di videosorveglianza godono di una Iva agevolata, ma il vero risparmio si ottiene esclusivamente grazie alla possibilità di accedere alla detrazione delle spese fino al 50%.
Il bonus videosorveglianza è un incentivo fiscale mirato a tutelare la sicurezza e la protezione personale del cittadino e della sua famiglia. Introdotto dalle Legge di Stabilità del 2016, anno dopo anno è stato prorogato, quindi il bonus videosorveglianza è stato riconfermato anche per l’anno corrente e darà la possibilità a migliaia di cittadini di poter detrarre fino al 50% della spesa sostenuta per aumentare la sicurezza del proprio stabile.
Questa misura rientra anche nelle politiche adottate per favorire la ristrutturazione della propria dimora, sebbene è finalizzata nella prevenzione di furti ed accessi indesiderati nella abitazione.
Le regole sono rimaste abbastanza invariate dal bonus videosorveglianza 2018.
Il bonus ti sarà elargito in forma di credito di imposta. La spesa deve comparire tra le voci della dichiarazione dei redditi dell’anno successivo al pagamento che va effettuato attraverso le modalità che a breve andremo ad osservare. Il credito viene recuperato l’anno successivo secondo le norme stabilite dalla legge.
L’importo deve essere pagato attraverso un bonifico parlante, dallo stesso soggetto che ha diritto a richiedere la detrazione. Il pagamento può essere effettuato anche tramite bonifico bancario o postale ordinario, anche online, ma il conto deve appartenere alla persona che effettuerà detrazione.
E’ necessario prestare la giusta attenzione nella compilazione dei dati, così da non avere problemi al momento della richiesta del bonus. Ti saranno richiesti, oltre ai dati anagrafici e al codice fiscale, gli estremi ed i dettagli della fattura, come il codice della partita Iva dell’impresa che effettua il lavoro. In aggiunta devi riportare il riferimento normativo e la causale completa.
I dati richiesti sono quelli catastali dell’immobile in cui viene installato l’impianto o il sistema di sicurezza. Se chi commissiona l’intervento non è il proprietario dello stabile, è necessario anche allegare gli estremi registrati dell’atto che gli da diritto a godere dell’immobile e a richiedere la detrazione.
Sulla base di quanto richiesto dal bonus fiscale 2022 vanno allegati alla domanda anche la ricevuta del pagamento dell’Imu e/o della Tari. Se l’immobile non è censito, è necessario anche presentare la domanda di accatastamento.
Proteggi la tua casa
Chi può richiedere la detrazione?
Non tutti coloro che vivono nell’abitazione hanno il diritto di richiedere il bonus videosorveglianza.
Il bonus videosorveglianza 2021 è destinato ai cittadini privati, quindi esclusivamente alle persone fisiche. Sono escluse le imprese, le associazioni, società ed altri soggetti titolari della partita IVA.
Oltre al proprietario dell’immobile possono farne richiesta anche coloro che ne esercitano il diritto di godimento. Anche sei sei un familiare convivente come un coniuge o un componente di un nucleo di una unione civile avrai il diritto alla detrazione.
Anche il coniuge separato se assegnatario dell’immobile, come un convivente more uxorio, ha diritto a godere del bonus videosorveglianza 2021.
Come richiedere il bonus videosorveglianza 2022
Per richiedere il contributo si dovrà emettere obbligatoriamente un bonifico bancario o postale parlante, in cui siano presenti:
- il Codice Fiscale del beneficiario dell’agevolazione,
- la Partita Iva/Codice Fiscale della ditta o professionista che esegue i lavori,
- causale del versamento con riferimento alla normativa (cioè l’articolo 16-bis del Dpr 917/1986),
- il numero data e totale della fattura.
Cosa si può detrarre?
Si possono detrarre le spese sostenute entro il 31 Dicembre 2022, tra cui quelle sostenute su internet. Potrai infatti detrarre anche le spese degli acquisti che effettui sui siti e-commerce, purché abbiano una partita Iva valida. Sebbene vi siano buone possibilità che venga rinnovato anche l’anno successivo, qualora hai intenzione di installare un nuovo antifurto nella tua casa ti consigliamo di non aspettare.
Sentirsi sicuri nella propria abitazione è un diritto di chiunque e la possibilità di accedere a questo bonus è da accogliere appena possibile.
Le spese possono essere effettuate non solo per le singole unità abitative, ma anche per i condomini ovvero per parti comuni di edifici residenziali.
A prescindere da ciò i rimborsi saranno ripartiti in dieci quote o rate annuali.
Nel bonus videosorveglianza 2022 sono infatti molti gli interventi che possono essere realizzati come ad esempio:
- Perizie per installazione impianto di allarme e antifurto,
- Sopralluoghi installazione impianto di allarme,
- Progettazione impianto di allarme,
- Prestazioni professionali connesse allarme di casa,
- Spese per l’acquisto dei materiali impianto di allarme,
- Rafforzamento, sostituzione o installazione di cancellate e recinzioni,
- Grate Finestra,
- Installazione di Porte blindate o rinforzate,
- Sostituzioni Serrature,
- Serramenti: spetta detrazioni sulle spese d’installazione di rilevatori di apertura e di effrazione,
- Saracinesche,
- Tapparelle metalliche con bloccaggi,
- Vetri antisfondamento,
- Telecamere per videosorveglianza,
- Compenso corrisposto per la relazione di conformità dei lavori alle leggi vigenti.
Se hai intenzione di installare i rilevatori di effrazione e di apertura, vetri antisfondamento o casseforti a muro, il bonus permetterà di recuperare fino al 50% della spesa sostenuta.
Naturalmente vi rientrano tutte le spese necessarie per l’installazione o l’ammodernamento di telecamere, fotocamere ed altri impianti dedicati alla videosorveglianza, indipendentemente che queste siano collegate o meno a qualche stazione di sorveglianza.
Il bonus non può essere richiesto per le spese relative ai contratti stipulati con le imprese di vigilanza.