Quando ci si trova lontani da casa, soprattutto per lunghi periodi come quelli delle vacanze estive e natalizie, il numero dei furti aumenta.
Questa preoccupante situazione arriva direttamente dalle statistiche effettuate e diventa motivo di tensione per molte famiglie.
Il rischio di subire furti e intrusioni crea maggiore timore soprattutto in chi possiede l’abitazione in zone isolate che necessitano di maggiore controllo e proprio per questo molte persone sono sempre più alla ricerca di soluzioni valide per prevenire il problema.
In questa pratica guida abbiamo raccolto una serie di informazioni utili per fornire un supporto nella scelta del sistema di allarme più adatto a ogni appartamento, in modo da garantire la giusta sicurezza e partire per le vacanze con uno spirito più sereno.
Come scegliere il giusto impianto di allarme
Per capire quale impianto d’allarme installare nella propria casa, è essenziale effettuare delle valutazioni preventive riguardanti l’appartamento.
Quando si acquista una nuova casa, investire in un impianto per la sicurezza può certamente rappresentare un’ottima idea, considerando i diversi aspetti che la caratterizzano.
Fattori come la metratura dell’abitazione, la disposizione delle stanze al suo interno e il numero di piani su cui sono dislocate le camere, sono caratteristiche fondamentali di cui tener conto prima di comprare un impianto di allarme per la sicurezza.
Per le case disposte su un unico piano sono sufficienti sistemi di allarme più basilari e semplici, mentre la questione cambia in presenza di abitazioni dislocate su due o più piani.
Molto importante è, inoltre, considerare quelli che possono rappresentare varchi di facile accesso per i malintenzionati, come potrebbero essere porte, finestre e recinzioni, in modo da capire su quali zone agire maggiormente e come intervenire per rendere più sicuri i punti deboli della casa.
Vedremo che ogni possibile accesso, se non dotato delle giuste precauzioni, può rappresentare un’occasione di intrusione da parte di malintenzionati, e per questo, vanno scelte le giuste soluzioni di allarme.
Un altro fatto da considerare nell’acquisto di un impianto di protezione per la casa è il budget.
Per molti può rappresentare una spesa sostanziosa, ma cercare di risparmiare sulla sicurezza non è mai una buona idea.
Comprare un impianto più economico per spendere meno significa togliere qualche fattore di protezione e non poter usufruire della sorveglianza adeguata.
Subire furti all’interno della propria abitazione è un evento molto spiacevole e se si è deciso di optare per sistemi di rilevazione più economici per risparmiare, ci si espone a rischi maggiori oltre che ad una spesa inutile.
Installare un impianto d’allarme significa fare un investimento sulla sicurezza personale e quella dei propri cari, oltre che su tutti i beni materiali presenti in casa.
In commercio esistono diverse tipologie di sistemi per la sicurezza della casa, pensati per proteggere in modo adeguato le varie zone dell’abitazione.
Bisogna solo capire qual è il più adatto al proprio appartamento secondo la struttura, la zona di copertura e valutando le diverse situazioni.
Scegliere il migliore impianto di allarme e individuare tutti i rischi presenti non è semplice, proprio per questo ci si può affidare a professionisti del settore sicurezza come noi di Global Sistemi, che grazie alla esperienza dei nostri tecnici proponiamo e realizziamo impianti antintrusione trovando la soluzione più efficace secondo ogni personale necessità.
Tipologie di impianti allarme antifurto
Per proteggere la propria casa esistono vari modelli di antifurto suddivisibili in quattro diverse tipologie.
Vengono installate in base ai diversi ambienti dell’abitazione e agiscono in modo differente.
Vediamo quali sono le principali caratteristiche e differenze.
Antifurto wireless
Se l’appartamento non è predisposto per il cablaggio questa è la soluzione ideale, senza fili e installabile ovunque senza alcun limite di spostamenti e ampliamenti.
Una soluzione di installazione abbastanza economica che richiede, però, una spesa periodica per la sostituzione delle batterie dei sensori.
Per la sua natura è consigliato per spazi di piccole dimensioni, infatti, gli antifurti wireless hanno la pecca di emettere un segnale debole soprattutto in ambienti molto grandi e con pareti spesse.
Antifurto cablato
Al contrario del precedente, questo sistema è caratterizzato dalla presenza di cavi che attraversano tubazioni e vani nascosti.
Risulta il sistema di protezione più indicato per ambienti di dimensioni molto ampie, assicurando un’ottima copertura oltre che un risparmio notevole.
L’unico aspetto negativo dell’antifurto filare è quello di non poter essere spostato o modificato con facilità una volta terminata l’installazione, oltre a dover necessariamente richiedere l’intervento di un tecnico per la realizzazione.
Antifurto misto
Questa terza soluzione è una combinazione delle due precedenti, con un sistema di antifurto wireless posto all’esterno della casa, dove la copertura è assicurata anche in assenza di corrente, e un antifurto cablato all’interno, in quanto grazie al suo sistema risulta molto più difficile da disattivare anche per gli intrusi più esperti.
Antifurto con supporto GSM
Questa particolare funzione aggiuntiva può essere applicata sia agli antifurti wireless che cablati.
Attraverso una centralina possono essere memorizzati diversi numeri, che in caso di rilevata intrusione, vengono contattati con una chiamata o un messaggio.
Si può anche decidere di collegare direttamente i numeri delle Forze dell’Ordine che ricevono l’avvertimento per poter intervenire immediatamente.
Questo sistema è inoltre resistente alle condizioni meteo sfavorevoli, restando sempre attivo e funzionante.
Funzionamento di un impianto antintrusione
La centralina è il cuore pulsante di ogni antifurto, riceve i dati dai sensori e li analizza, inviando quando necessario, l’avvertimento d’intrusione.
Questo apparecchio funziona anche senza corrente e si può utilizzare sia ta tastierino che da remoto grazie ad apposite applicazioni installabili su qualsiasi smartphone.
La centralina viene solitamente posizionata in zone poco accessibili della casa, in modo da non poter essere manomessa facilmente anche in caso di spiacevoli intrusioni.
I sensori invece, servono a rilevare la presenza di malintenzionati attraverso raggi infrarossi e microonde.
Questi due sistemi vengono comunemente utilizzati insieme per ottenere una copertura visuale dai 90° ai 360°.
Grazie alla tecnologia avanzata sono in grado di distinguere persone e animali, in modo da non inviare segnalazioni anche quando viene rilevato il movimento del cane domestico.
I sistemi antijamming inseriti nei sensori a doppia frequenza evitano di generare falsi allarmi e che l’intruso possa annullare il segnale tra sensore e centralina.
È inoltre possibile integrare segnali luminosi e acustici posizionati internamente o esternamente alla casa.
Purtroppo, questi dispositivi possono essere facilmente neutralizzati da eventuali malintenzionati attraverso l’utilizzo di una semplice schiuma, per cui vanno necessariamente abbinati ad altre soluzioni.
Rilevatori perimetrali e caratteristiche
Il perimetro della casa è la prima barriera utile a scoraggiare eventuali malviventi, proprio per questo è importante cominciare a proteggere l’abitazione sin dall’esterno con soluzioni di diverso tipo.
Sensori magnetici
Questo sistema consiste in due lamelle posizionate sui lati opposti di porte e finestre.
Le superfici delle due porzioni vengono a contatto sfruttando un campo magnetico che se interrotto emette un segnale verso la centralina, che fa scattare subito l’allarme.
Sensori perimetrali esterni
Basati sempre su campi magnetici, servono per proteggere da eventuali intrusioni le aree esterne della casa come balconi e terrazzi, creando una vera e propria barriera.
Questa particolare soluzione permette di coprire una metratura molto ampia mettendo in sicurezza anche i giardini.
Sensori di rottura
Sono dispositivi specifici per vetrate e finestre che rilevano ,attraverso dei microfoni, il suono generato dalla rottura dei vetri.
Una volta captato il segnale, viene inviata una notifica alla centralina che fa scattare l’allarme.
Sensori d’urto
Questi sensori servono per rilevare urti e forti vibrazioni provenienti dalle pareti e dalle finestre, compresi tentativi di trapanamento, martellate, sfondamento e colpi.
Telecamere di videosorveglianza
Molto utili in ogni sistema di allarme per registrare immagini e poter monitorare gli ambienti anche in tempo reale attraverso il controllo da remoto.
Le telecamere permettono inoltre di ascoltare ciò che succede nell’ambiente e possono essere attivate e controllate utilizzando le app installabili sullo smartphone.
Utilizzando i sistemi di videosorveglianza è anche possibile capire da quale stanza della casa è partito il segnale, per poter, in caso di necessità, intervenire al meglio.
Sensori per tapparelle
Vengono fissati internamente al cassonetto, in particolare all’avvolgibile della tapparella e oltre a poter rilevare qualsiasi movimento verso l’alto o il basso, riescono anche a segnalare tagli e strappi.
Disponibili in tre diverse tipologie, possono essere installate ad asta, a cordino o a scorrimento.
Tipologie di sensori per interni
Adottare strategie di rilevamento per le aree esterne della casa non è sempre sufficiente ad evitare l’intrusione di malintenzionati.
Per questo è importante provvedere anche alla protezione delle zone interne dell’abitazione, in modo da bloccare eventuali tentativi di furto anche una volta che i ladri sono penetrati in casa.
Vediamo quali sono i principali sistemi di antifurto per interni.
Sensori volumetrici a infrarossi
Attraverso le variazioni improvvise della temperatura, questi dispositivi sono in grado di rilevare la presenza di intrusi che tentano di entrare oltrepassando porte e finestre.
La rilevazione del cambiamento della temperatura nell’ambiente genera il segnale che dà il via alla’allarme.
Sensori volumetrici a microonde
Le microonde emesse dal sensore riempiono l’ambiente e non appena vengono interrotte da eventuali intrusi, fanno scattare il segnale di pericolo che avverte subito dell’avvenuto.
Sensori volumetrici con doppia tecnologia
Questo sistema rappresenta una combinazione tra i segnali a infrarossi e quelli a microonde.
Viene installato per evitare i falsi allarmi, infatti, l’allarme scatta solo nel caso in cui entrambi i sistemi rilevano variazioni dell’ambiente.
Sensori volumetrici senza telecamere
Si tratta di particolari rilevatori, molto simili a quelli con doppia tecnologia ma dotati, inoltre, della possibilità di registrare brevi video e scattare foto anche in situazioni di scarsa luminosità utilizzando la tecnologia ad infrarossi.
I sistemi di ripresa intervengono solo in caso di necessità, infatti, non funzionano come le normali telecamere.
Possono rappresentare delle valide soluzioni alternative all’installazione di impianti di video sorveglianza, ma non permettono di avere un controllo visuale dell’appartamento in qualunque momento.
Sensori a tenda
Funzionano come una tenda che crea una barriera invisibile posta in prossimità di porte e finestre, che fa scattare l’allarme se viene oltrepassata.
Questi sensori sono i grado di distinguere animali e persone, in modo da non creare falsi allarmi dovuti ai movimenti di eventuali animali domestici.
Sensori con nebbiogeni
Quando avviene l’intrusione, questi particolari sensori emettono una nebbia molto fitta che nel giro di due minuti riempie completamente l’ambiente rendendo impossibile la visuale.
Il malintenzionato viene così disorientato restando bloccato all’interno e non potendo più agire.
La nebbia generata non contiene elementi irritanti e può essere facilmente ricaricata attraverso dei ricambi.
Una soluzione maggiormente efficace prevede la combinazione di sensori provvisti di nebbiogeni con quelli di tipo sonoro, utili per creare ulteriore confusione nell’intruso.