L’altezza delle prese elettriche
Per legge le prese elettriche devono essere installate a un’altezza minima da terra, così da poter garantire la massima funzionalità e un elevato livello di sicurezza. Infatti questa procedura non deve essere eseguita solamente tenendo conto del buonsenso e delle proprie necessità.
Ecco perché è bene rivolgersi a un professionista affidabile, serio e competente sia quando si parla della messa in opera ex novo di un impianto elettrico che di una ristrutturazione. Non si deve conoscere soltanto le modalità tecniche più adatte per realizzare l’intervento, ma anche le normative che regolano e disciplinano questo settore.
Quali sono i riferimenti normativi per l’altezza delle prese elettriche
Per il posizionamento di punti luce, prese, torrette e comandi luce di un impianto elettrico civile si deve fare riferimento a due norme. Nello specifico la norma CEI 64-8 indica quali sono, nel caso dell’architettura civile, le quote minime per quanto riguarda i componenti elettrici e interessa gli impianti elettrici a tensione nominale con corrente alternata di non oltre 1.000 V e in corrente continua non superiore a 1.500 V. Invece la guida CEI 64-50 comprende le regole e le condizioni che consentono di avere prese davvero ergonomiche, tra cui le altezze ottimali. In particolare questa guida prevede altezza minime pari a:
- almeno 4 cm dal pavimento per le prese montate su torrette;
- 12 cm per le prese telefoniche. Lo stesso vale se vengono installate sul battiscopa oppure sul canale invece che sulla parete;
- almeno 7 cm dal pavimento nel caso in cui le prese siano montate sul battiscopa oppure sul canale;
- almeno 17,5 cm per le prese a spina, i segnali e le prese per la televisione. Le misure devono essere prese facendo riferimento al piano del pavimento finito. In secondo luogo è necessario adottare una disposizione con asse di inserzione verticale per quanto riguarda i frutti;
- 90 cm dal pavimento per i comandi dei punti luce e le prese elettriche posizionate in pieno muro. In genere prende come punto di riferimento l’altezza delle maniglie delle porte. Se invece le prese elettriche vengono posizionate in camera da letto vicino al comodino (testaletto) oppure alla scrivania l’altezza minima da rispettare è di 70-80 cm;
- 110-120 cm per quanto riguarda i comandi di servizio e le prese elettriche collocate in cucina oppure vicino ai piani di lavoro. Lo stesso vale per l’ambiente bagno e per le prese elettriche che alimentano l’illuminazione dello specchio;
- 150 cm dal pavimento per quanto riguarda i comandi e le prese elettriche nei ripostigli e nelle cantine;
- 265 cm da terra per le prese elettriche che servono per l’alimentazione della cappa in cucina;
- 140 cm dal pavimento per il citofono e il videocitofono;
- almeno 160 cm per il centralino posto all’interno e all’esterno della casa;
- 180 cm per il sistema di alimentazione dello scaldabagno;
- tra i 160 e i 205 cm da terra per la suoneria. La scelta dipende dalle caratteristiche stesse dell’immobile;
- 225 cm da terra per i pulsanti con tiranti e per la presa dell’aspiratore.
Bisogna tenere a mente che si tratta di normative CEI e che quindi devono essere seguite obbligatoriamente. In caso contrario l’impianto non risulta essere a norma di legge.
Cosa tenere a mente
Proprio per il fatto che le normative in questione sono delle guide è possibile in alcune situazioni adattare le prescrizioni alle caratteristiche stesse dell’immobile. Ciò vale in maniera particolare per le abitazioni oggetto di interventi di ristrutturazione e che sono stati realizzati prima dell’entrata in vigore di queste norme.
Al tempo stesso bisogna tenere a mente quale sia l’arredamento da inserire in ogni stanza. Infatti esistono mobili e arredi dalla struttura particolare che possono rendere poco pratiche le prese elettriche posizione all’altezza stabilita all’interno della guida. Proprio per questo motivo la progettazione di ogni stanza (comprese le prese e gli interruttori posizionati a determinate quote) deve essere effettuata soltanto dopo che si è studiato il suo arredamento. Non bisogna dimenticare che, pur essendo un impianto domestico fondamentale, il sistema elettrico influisce notevolmente sull’interior design di un ambiente.
In ogni caso, dopo aver definito l’arredamento, è necessario affidarsi ad un tecnico specializzato per decidere la collocazione e la quota definitiva degli interruttori e delle prese dell’impianto elettrico. Proprio per questo motivo, una volta valutato il tipo di arredamento, è bene rivolgersi a un professionista nel settore che possa installare prese elettriche e interruttori che siano ergonomici, funzionali e a norma di legge.
Le tipologie di prese
La tipologia e il numero delle prese elettriche varia a seconda della destinazione d’uso della stanza e del tipo di arredi ed elettrodomestici da posizionare nell’ambiente. Le prese possono essere:
- vicine a terra, con un’altezza minima di 17,5 cm, in particolare per le uscite TV e per le prese del telefono. Tuttavia, se si realizza una cucina a isola che si estende al centro del locale, si tende ad adottare una torretta e quindi le altezze prescritte variano. Inoltre le uscite TV possono essere a media altezza (120-140 cm) nel caso in cui si adotti un impianto audio video innovativo oppure uno schermo televisivo a parete. In questo modo il dispositivo si trova esattamente davanti alla presa corrispondente;
- a media altezza. Sono soluzioni che interessano alcuni tipi di elettrodomestici in appoggio sul top e le dotazione delle scrivanie. Invece bisogna valutare se adottare una presa ad altezza media oppure una vicina a terra caso per caso quando si parla di elettrodomestici da incasso. Infatti ciò dipende dal fatto che il dispositivo sia a colonna oppure installato a terra;
- alte, che interessano soltanto la suoneria del citofono oppure del campanello. Rientra all’interno di questa categoria anche il pulsante a tirante per la vasca da bagno oppure per la doccia, che non può trovarsi a meno di 225 cm da terra.
Un altro aspetto da considerare è il fatto che nelle camere da letto e nei bagni l’altezza ottimale delle prese risulta essere rispettivamente minore e maggiore rispetto a quella standard. Comunque ciò non vale nel caso in cui la camera da letto sia posizionata su di un soppalco oppure se si adotta un arredamento in stile moderno. In quest’ultimo caso i letti sono spesso molto bassi e quindi le prese elettriche e gli interruttori posti a 80 cm da terra risultano molto scomodi e poco pratici. In base alle soluzioni d’arredo impiegate l’altezza delle prese può essere persino di soli 50 cm da terra.
Il dimensionamento
Per rendere funzionale e pratica una stanza è fondamentale che il sistema elettrico sia dimensionato rispetto alla sua metratura e al numero di elettrodomestici e punti luce presenti. Ad esempio le camere matrimoniali devono avere prese elettriche in base al numero di luci e almeno tre punti di comando all’ingresso e ai lati del letto.
Invece la cucina deve avere un numero di prese pari a quello degli elettrodomestici e delle luci; lo stesso vale per il bagno. Comunque è sempre bene avere a disposizione nella stanza qualche presa e interruttore in più rispetto al numero che si ritiene necessario per evitare problemi nel caso in cui si decida di posizionare un ulteriore punto luce o dispositivo elettrico.
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