Rapporto statistico GSE 2018: boom per l’Italia che punta sul ‘verde’

Rapporto GSE 2018

Il GSE ha pubblicato il rapporto sullo stato delle fonti rinnovabili 2018 in Italia ed è emerso come queste, complessivamente, rappresentino il 35% dell’energia elettrica per il Paese. Il Rapporto Statistico sul Solare Fotovoltaico del Gestore di Servizi Energetici guidata da Roberto Moneta e Francesco Vetrò, ha fornito dei punti di vista molto interessanti in termini di approvvigionamento, stime, tipologie di pannelli, settori di impiego e consumo della nuova energia.

Distribuzione e funzionalità territoriali

I dati sono entusiasmanti, nell’anno infatti sono entrati in funzione 48 mila impianti per ben 440 megawatt totali e complessivamente 822 mila impianti in Italia con una produzione di 22.654 gigawattora. Non si tratta di grossi impianti, infatti i dati testimoniano come il 58% delle strutture abbia una potenza tra 3 e 20 kW.

Un quadro interessante è rappresentato anche dalla loro distribuzione geografia, questi si trovano soprattutto al Nord Italia, la Lombardia è in testa con 125.250 impianti e poi Veneto, Emilia Romagna. Al Sud domina la Puglia che ha il primato nazionale per potenza con 3438 GWh di energia prodotta. Il Centro è quello con un traino minore che si attesta al 17%. La Puglia ha un ruolo di fondamentale importanza in quanto, visti i dati, è la regione in cui si concentrano gli impianti più grandi. La Basilicata è la regione con meno impianti di tutta Italia, insieme a Molise e Valle d’Aosta.

Piccoli impianti dalla grande potenza: la corsa alle fonti rinnovabili

Il dato più interessante è quello positivo che mostra un incremento rispetto all’anno precedente. La produzione è aumentata e continua a dare segni di miglioramento anche in prospettiva. Rispetto all’anno 2017 la crescita è stata del 9.8%, la produzione però ha subito un calo di 1.7 TWh (l’anno precedente si era contraddistinto proprio per un aumento senza precedenti di questo valore). Su un totale di 115 GWh di energia prodotta da fonti rinnovabili in Italia, il fotovoltaico copre il 20%. Di questi impianti la portata maggiore è tra 3 e 20 kW, per il 99% del parco installato si parla comunque di impianti che non superano i 200 kW.

Si è consolidato il peso delle energie rinnovabili a livello nazionale, grazie al Rapporto è possibile notare soprattutto il settore elettrico, termico e dei trasporti con un monitoraggio che può chiaramente essere letto anche ai fini della Direttiva 2009 e del piano di azione per le energie rinnovabili che fissa obiettivi importanti al 2020.

Lo stato delle fonti rinnovabili nei vari settori

Guardando al settore elettrico, i risultati dimostrano come le fonti più utilizzate sono in ordine di importanza: fotovoltaico, eolico, idraulico, bioenergie, geotermico. In totale si contano quasi ottocentomila impianti rinnovabili sull’intero territorio con una produzione assolutamente in crescita. La fonte solare è quella che ha mostrato la crescita più rilevante negli ultimi due anni.

Per il settore termico invece i consumi di energia derivano o da fonti solari o geotermica, idrotermica o aerotermica. L’energia prodotta dagli impianti comunque a grandi linee serve agli impianti terzi. Si è generata una crescita non solo nella produzione ma anche nel consumo.

Per quanto concerne i trasporti invece, l’utilizzo di fonti rinnovabili si attesta al 6.5%, un dato ancora basso rispetto all’obiettivo per il prossimo anno di 10%.

Boom del fotovoltaico: il mercato del lavoro in crescita

Nel 2018 in Italia gli autoconsumi si attestano a 5.137 GWh, ovvero pari al 22,7% di tutta la produzione da fotovoltaico (un segno positivo rispetto all’anno 2017) e al 38% della produzione dei solo impianti che autoconsumano. Nel comparto industriale si verificano i maggiori autoconsumi con una quota del 43%, seguono poi il settore terziario con il 27%, quello domestico 21% e infine il settore agricolo al 9%.

Questa crescita ha fatto registrare anche un altro importante dato, la crescita in termini di impiego. Oggi in tutto il mondo, grazie alle energie rinnovabili, vengono impiegate 11 milioni di persone, con un incremento del 6.8% rispetto all’anno precedente. Non solo a livello industriale ma anche nei settori affini. Anche in questo caso a fare da traino è sempre il fotovoltaico.

Quello che emerge complessivamente è che l’Italia è sempre più green, il sistema nazionale sembra consolidato e il target assegnato al Paese per il 2020 (17%) non sembra lontano. Le condizioni climatiche favorevoli per la nazione portano una certa stabilità ed equilibrio tra produzioni e consumi. Il Paese continua a spingere verso un’economia che si fa forte delle fonti rinnovabili e le ingloba con sempre maggiore frequenza nel quotidiano e nella vita dei cittadini, non solo in un profilo professionale.

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